Al fine eccoci a Fatima, sulla spianata reincontrati gli olandesi che avevano gentilmente spinto MAcIk sulla erta salita verso la cattedrale di Santiago.
Così si scopre che sui Camini non si è mai soli.
La stanchezza ormai è la nostra compagna più fedele ma il raggiungimento della meta ci riempie il cuore e ci da la forza di andare avanti fino al ritorno a casa, anche se alcune volte come a Finsterra o a Muxia viene la voglia di non ripartire, luoghi affascinanti dove i panorami verso l'infinito ti riempiono di gioia.
Abbiamo altresì scoperto che il ritorno sarà un nuovo cammino di Santiago. Dopo il Camino del Nord ora ci immettiamo sul Camino Portugues.
A domani se il tempo e la stanchezza ce lo consentirà.
Nonostante il nostro viaggio venga fatto con la fida Classe A (Mercedes) che dopo ben 3.400 km non ci ha dato alcun problema, possiamo garantire che è una bella faticaccia ma ne vale la pena.
1°p.s. in Portogallo non c'e l'ora legale!!!!!!!!!!!!
2° p.s. difficile trovare alberghi per disabili. ma quando li trovi i bagni sono camere!!!!!!!!!!
Il "camino" (im)possibile di due "diversamente abili" verso la meta dei 'peregrinos'. L'idea nasce per caso. Sarà un "camino" tutto speciale: 4 gomme motorizzate (auto), un guidatore claudicante (Francetato), una "sedia con ruote" e il suo passeggero (MAcIK). Un viaggio esperienza all'avventura. Un "camino" di crescita personale e di apertura alla nostra condizione!! Partito da Torino 11-09 per Onigo, il 12 con MAcIK. Tornati a Onigo il 23-9 e a Torino il 24-9
lunedì 19 settembre 2011
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